Dopo l'esodo dei ponzesi da Morris Avenue, il centro della colonia si e' spostato verso Nord, a Morris Park Avenue, sempre nel Bronx. Qui ha sede il club della "S. Silverio Shrine association", dove i ponzesi si riuniscono d'inverno durante il week-end.. Venerdi' e sabato dal tardo pomeriggio in poi, vanno solo gli uomini: giocano a carte, chiacchierano, e bevono insieme. Sembra di ritrovare il clima del Bar Tripoli a Ponza. Di diverso, rispetto all'isola, c'e' la sensazione quasi tangibile di una forte solidarieta' collettiva, una barriera contro le difficolta' dell'esterno.
Per sopravvivere, per mantenere vive le proprie radici, e' necessario più di ogni altra cosa restare uniti e incontrarsi spesso. Anche in questo caso il passatempo tradizionale del gioco a carte diventa allo stesso tempo ricordo e simbolo della terra d'origine. La domenica invece, vanno al club anche le donne. Si comincia con la recita del Padre Nostro in inglese. Segue la lettura del verbale della riunione precedente e dell'ordine del giorno. La riunione si conclude con la lettura pubblica delle entrate e delle uscite fatta dal tesoriere. E' tutto molto organizzato e preciso, senza litigi o polemiche. Si vede molto bene quale lezione positiva abbiano tutti imparato dall'America. In ogni casa ponzese in America si conserva l'immagine di S. Silverio insieme alle fotografie di parenti e vedute dell'isola. S. Silverio accompagna i ponzesi anche nella morte. Nei cimiteri americani, infatti, si puo' riconoscere subito la tomba di un ponzese dall'effigie del Santo scolpita o intagliata sulla lapide sopra il nome. In Sardegna come a New York o nella lontana Australia e dovunque ci sia una comunita' di ponzesi si venera e si festeggia il Santo il 20 giugno. Aneddoti e storie innumerevoli ricordano queste emigrazioni e l'importanza che la fede e il culto per S. Silverio ha avuto ed ha tuttora per superare le difficolta' della vita, specie lontani dalla patria. Quando, poi, si scopre in un paese straniero una chiesa dedicata al santo, essa diventa subito luogo di pellegrinaggio. Silverio Aversano, ponzese emigrato in America, diversi anni fa si trovo' per ragioni di lavoro a visitare un paese del Quebec in Canada da nome più che familiare: S. Sylvere. La curiosita' e' stata forte e si e' fermato a visitarlo. Non solo il paese ma anche la chiesa portava il nome di St. Sylvere e gli abitanti conoscevano, inutile dirlo, ogni particolare della Sua vita, dal pontificato all'esilio conclusosi col martirio. La chiesa, dall'architettura semplice e slanciata, fu finita di costruire il 20 giugno 1887. Il parroco dell'epoca volle percio' dedicarla a Papa Silverio. Solo successivamente parroco e parrocchiani appresero i particolari della vita del Santo al quale avevano dedicato la loro chiesa. S. Silverio e' raffigurato in una statua quasi a misura d'uomo, simile a quella che e' nella chiesa di Le Forna, frazione a nord di Ponza. Uniche varianti: i paramenti bianchi con orli giallo-oro e in una mano un pane che simboleggia le privazioni sofferte nell'esilio isolano. Alla notizia della scoperta di Silverio Aversano un folto numero di ponzesi da New York e' andato in pellegrinaggio alla volta di St. Sylvere. Da allora sono sempre più numerosi quanti raggiungono quel piccolo paese del Canada per venerare un Santo che occupa un posto importante nella vita religiosa di tutti i ponzesi.