È fra i dolci preferiti dai ponzesi. Esso si differenzia dal tipico e rustico casatiello partenopeo, preparato con salame, uova sode, ciccioli, formaggi, pepe ecc. ecc. Il casatiello isolano e' un dolce che viene gustato sia fuori pasto, magari accompagnato con una bevanda dolce, sia a colazione, sia accompagnato da formaggio pecorino e fave fresche. Gli ingredienti basilari sono: farina, zucchero, lievito, strutto, aromi naturali. Le donne di Ponza preparano questo dolce pasquale come si attende ad un rito.
Il casatiello, una volta impastato, deve essere fatto lievitare come il pane e cio' varia secondo il calore dell'ambiente nel quale avviene la lievitazione. In molte case si usano pentole d'acqua calda che, poste vicino ai dolci, servono ad aumentarne la temperatura di quei gradi necessari a favorirne la lievitazione. Pena "nu casatiello ammazzaruto" (dolce mal lievitato che alla prova della cottura rimane compatto come un sasso).La cottura deve avvenire a calore moderato per una ventina di minuti. Il casatiello e' tradizionalmente legato nelle abitudini isolane alla pasqua. Il lunedi' dopo Pasqua quasi tutti i ponzesi sono fuori, sulle colline, con il loro casatiello per il tradizionale pic nic. Da diversi anni a Ponza viene organizzata, il lunedi' di pasquetta, la sagra del casatiello che a giudicare dalle presenze sempre piu' numerose, viene molto apprezzata anche per i prodotti genuini vino, fave, che vengono offerti. Prodotti tipicamente ponzesi coltivati senza alcun fertilizzante, il che garantisce una superiore qualita' di gusto e genuinita'.