Caratteristiche. Pesce largamente diffuso, lo Sgombro ha corpo fusiforme, interamente coperto da piccole scaglie, occhi grandi dotati di palpebre trasparenti e denti piccoli. Due le pinne dorsali, piuttosto piccole e molto distanziate fra loro. Dietro la seconda pinna dorsale sono inoltre presenti alcune pinnule. Analoghe pinnule sono pure collocate dietro la pinna anale.
La pinna caudale è nettamente incisa in due lobi molto sottili. Raggiunge una lunghezza massima di 50 centimetri ed ha una colorazione che dal verde bluastro del dorso sfuma in un bianco argenteo sul ventre. Il dorso è inoltre percorso da una serie di strisce scure verticali con andamento piuttosto irregolare. La riproduzione coincide, con i mesi primaverili ed estivi. In questo periodo appunto, gli Sgombri si avvicinano maggiormente alle coste, sempre rimanendo, com'è loro abitudine, in grandi banchi, e qui depongono le uova, che sono fluttuanti. I piccoli Sgombri raggiungono presto dimensioni piuttosto notevoli e, dopo un anno, misurano in genere già intorno ai 20 centimetri. Dopo due anni, quando si sono allungati di un'altra decina di centimetri, raggiungono anche la maturità sessuale. Il loro cibo preferito si compone di piccoli crostacei o di pescetti vari che si possono trovare in alto mare.
Dove vive. Diffuso nel Mediterraneo e nell'Atlantico settentrionale, lo Sgombro è un pesce pelagico. Se ne sta quindi in alto mare, in compagnie numerosissime, con le quali intraprende spesso lunghi viaggi di trasferimento. Lo Sgombro, infatti, è un eccellente, veloce e fortissimo nuotatore e non se ne sta mai fermo: oggi è qui, domani chissà. Nel periodo della riproduzione, come abbiamo visto, tende ad abbandonare le acque profonde per avvicinarsi alle coste e risalire quasi in superficie.