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Caratteristiche. È in effetti, a pieno diritto un tonno, di cui è parente prossimo, differenziandosi in sostanza solo per la minore mole e per la lunghezza delle pinne pettorali, dalle quali deriva il nome, Il corpo è fusiforme, il peduncolo codale molto sottile, le squame, di tipo cicloide, più grandi nella parte anteriore, dove formano il caratteristico corsaletto. Le pinne dorsali sono due. La prima ha quattordici raggi spinosi, la seconda quattordici o quindici raggi molli, i primi tre dei quali sono semplici e gli altri forcuti. La pinna anale ha le medesime caratteristiche della seconda dorsale ed entrambe sono seguite rispettivamente da sette-nove e da sette-otto pinnule. Come in tutti i tonnidi, la pinna codale è falciforme. Le pinne pettorali presentano come detto, uno sviluppo accentuatissimo: l'inserzione è anteriore a quello della pianta dorsale e l'apice supera la seconda dorsale. I denti sono corti e conici. Molto sviluppato è il sistema circolatorio, in seguito al quale l'Alalunga ha una elevatissima temperatura corporea, che in certi casi può superare anche i diciotto gradi la temperatura ambiente. Il colore è blu scuro sul dorso e biancastro sul ventre con una striscia azzurra iridescente che corre sui fianchi; le pinne sono grigie, la falce della caudale è contornata da un caratteristico e sottile margine bianco, molto visibile sott'acqua, e le pinnule sono giallastre quelle superiori e biancastre quelle inferiori. Può raggiungere agevolmente il metro di lunghezza e i dieci chilogrammi di peso, benché la media, per il Mediterraneo, sia di sette-otto chili (in Atlantico può raggiungere anche i trenta chili).


Dove vive. l'Alalunga è un pesce molto socievole e che pertanto ama andarsene in giro per il mare in foltissimi branchi. Instancabile e potente nuotatore, raramente si avvicina alla costa, prediligendo il blu e la tranquillità dell'alto mare. Soltanto alla fine dell'estate, cioè all'epoca degli amori, si lascia tentare dai branchi di piccoli pesci che si avvicinano a terra, seguendoli fino a sette o otto miglia da riva. Altrimenti, preferisce effettuare i suoi rapidi spostamenti a non meno di venti miglia dalla costa. È comune in tutte le acque calde o temperate ed è molto facile da incontrare in tutto il Tirreno e il mar Ligure da maggio ad ottobre, mentre è meno frequente in Adriatico. Nel suo incessante peregrinare per il mare, l'Alalunga non abbandona mai la superficie, tanto che spesso, navigando al largo, la si può vedere saltare fuori dall'acqua nella foga della caccia, contendendo il cibo, piccoli pesci pelagici, ai gabbiani.