Record di telespettatori per la replica della serie di Rai fiction "Un’altra vita”, scritta da Ivan Cotroneo, interpretata da Vanessa Incontrada e Daniele Liotti, con la regia di Cinzia TH Torrini, girata sull'isola di Ponza.
L’attrice spagnola Vanessa Incontrada, è una donna medico fredda e determinata, che, in seguito dell’arresto del marito con l’accusa di corruzione, si trasferisce sull’isola di Ponza insieme alle tre figlie per ricominciare una nuova vita, e a Ponza farà la conoscenza di un affascinante quanto misterioso uomo, Daniele Liotti, che nasconde un grande segreto.
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Intervista a Vanessa Incontrada
Dunque dopo “Tutti pazzi per amore”, “Una grande famiglia“e “Una mamma imperfetta” lo sceneggiatore, scrittore e registra Ivan Cotroneo ha realizzato la nuova serie della fiction che ha avuto un grande successo, “Un’altra vita”.
“E’da quasi un anno che lavoro per questo risultato, da quando, nel settembre dell’anno scorso, mi ha chiamato Marco Bassetti, presidente di Endemol. <Piero, se facciamo una fiction a Ponza, ci dai una mano d’aiuto?>. Avete tutta l’isola a vostra disposizione e vi aspetto anche domani, è stata la risposta”.
Piero Vigorelli ricorda così la “nascita” di una collaborazione che ha portato Endemol, la grande casa di produzione della fiction made in Italy, a scegliere Ponza come luogo per una nuova serie televisiva in prima serata su Raiuno. Per il momento sono state registrate sei puntate, con la prestigiosa regia di Cinzia Th Torrini e con attori stimati e popolari quali Vanessa Incontrada, Daniele Liotti, Cesare Bossi e il ritorno sul piccolo schermo di Loretta Goggi.
Le riprese sono cominciate l’11 novembre a Milano, soprattutto per gli interni, e sono poi continuate in primavera a Ponza, dove è ambientata la vicenda. Il soggetto è dello scrittore e sceneggiatore Ivan Cotroneo, che da anni trascorre parte delle sue vacanze a Ponza, un’isola che ama e conosce alla perfezione, avendo anche un ottimo rapporto umano con molti isolani.
“E’ una tarda mattina di inizio febbraio. Il cielo è grigio e le nubi sembrano immobili, compatte, come una cortina che si stende sul cielo sopra il mare. Un vecchio traghetto ha lasciato il porto di Terracina e si sta dirigendo verso l’isola di Ponza (…) La sirena del traghetto annuncia l’arrivo nel porto, il grande pontile di ferro cala, ed eccole arrivare sull’isola, Emma e le sue tre figlie (…). Hanno molti bagagli, si stanno trasferendo sull’isola. Cercano una motoretta. Emma tira fuori l’indirizzo di una casa, che è a Le Forna, sul lato più selvaggio e popolare dell’isola. Qualche pescatore guarda quelle quattro donne sole con i loro bagagli, vestite da città, sbarcate sull’isola fuori stagione. Che ci fanno lì?”.
Emma e le sue tre figlie (Camilla, Giulia e Margherita) sono fuggite da Milano dove, tre mesi prima, il marito e padre è stato arrestato per uno scandalo di tangenti e assunzioni pilotate nella sanità. Continuare a vivere a Milano per loro era diventato un inferno. Camilla, la figlia più piccola, tornava da scuola e chiedeva alla mamma se era vero che papà è un delinquente. Emma è medico ospedaliero e aveva scoperto che a Ponza, al poliambulatorio, c’era un bando per un posto. Partecipa e le viene accordato il trasferimento. “Mamma, ho letto su Wikipedia che a Ponza ci mandavano la gente al confino!”, grida Giulia che di cambiare città, scuola, amicizie, non aveva proprio alcuna voglia. Ma una volta arrivati a Ponza, pian piano la loro vita cambia. “Un’altra vita”, si intitola la fiction. E’ la loro nuova vita. Loretta Goggi, dopo 15 anni, torna a recitare in tv nei panni della suocera di Vanessa: "Questo lavoro mi ha fatto rinascere. Ho tanti bellissimi ricordi di quest’isola e qui, per la prima volta da quando mio marito non c’è più (Gianni Brezza, scomparso 3 anni fa, ndB), ho trovato il coraggio di ricantare Maledetta primavera". È successo il 21 marzo: quattro bis con Loretta che piangeva insieme con i colleghi. Sono 300 le comparse scelte sull’isola tra pescatori, cuochi, muratori, idraulici e carpentieri locali. "Si sono presentati in 500 ai provini e molti arrivavano con l’abito buono, perfino in pelliccia", spiega la costumista Chiara Ferrantini, che sull’isola ha organizzato una sartoria di 300 metri quadrati. "Molti hanno usato i loro abiti, a cui abbiamo fatto delle modifiche. E poi abbiamo dovuto cucire delle gonne, perché qui le donne le usano poco". Tutta Ponza è diventata un set: il porto, Le Forna, la vecchia miniera, l’ambulatorio, le cale… |