Caratteristiche. La Grancevola è a tutti gli effetti, un Granchio, alla cui voce rimandiamo il lettore per quanto riguarda le caratteristiche generali.  Le sue dimensioni (il suo corpo può arrivare a una lunghezza di venti centimetri), il suo aspetto terrificante e la bontà delle sue carni ne fanno un personaggio importante, abbastanza ricercato dal subacqueo, sia esso cacciatore, fotografo o naturalista.



Il capotorace è a forma di cuore, con sei spine e acute lungo il margine laterale e due spine rostrali coniche e divergenti, che conferiscono all'animale una personalità severa e battagliera. La superficie del dorso è inoltre tubercolata, spinosa e cosparsa di peli uncinati. Ha quattro paia di zampe lunghe e arcuate che terminano a punta e sono anch'esse cosparse di peli ispidi e pungenti. Le chele sono lunghe, sottili, apparentemente delicate, ma in realtà robuste e temibili negli esemplari più grandi. Il dorso è inoltre ricoperto spesso da corpi estranei, come piccole alghe e insediamenti di parassiti che, sul fondo del mare, contribuiscono a rendere particolarmente efficace il suo mimetismo, davvero sorprendente. Il suo colore varia dal giallo rossastro, al roseo, al rosso, al rosso castano, a seconda dei luoghi in cui vive e a seconda degli esemplari. Si ciba di piccoli pesci, di altri Crostacei, di animali morti e di erbe marine. Il periodo della riproduzione, nelle nostre acque, è quello autunnale o invernale.


Dove vive. La Grancevola è diffusa in tutto il Mediterraneo e nell'Atlantico orientale, dalla Spagna alla Finlandia. Predilige i fondi arenosi e detritici, ma è comune anche sui fondali rocciosi, ricchi di fessure e di vegetazione, in mezzo alla quale si nasconde. Non si sa molto delle sue abitudini, perché la relativa immobilità e l'eccezionale mimetismo la fanno passare inosservata alla maggior parte dei sub. Non si trova mai in acque basse e soltanto nell'epoca degli amori risale verso la superficie, non superando però che di rado i quindici metri. Nelle giornate invernali di bonaccia e di sole può capitare di avvistarla allo scoperto su radure di sabbia o in mezzo ai sassi, come se cercasse di ritemprarsi dopo le fatiche coniugali, che a quanto pare l'assorbono in maniera totale.