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Un amore nato sull'isola, durante una vacanza e celebrato, due anni dopo, proprio qui. Lorenzo e Yael, francesi, 30 anni, per le loro nozze hanno portato 150 invitati. La metà sono rimasti incantati e continuano a passare le loro vacanze a Ponza da quindici giorni.

È solo l'ultimo matrimonio della serie, perché se un tempo tornavano a sposarsi i figli dei ponzesi emigrati negli Stati Uniti, con il corteo che dalla chiesa passava al porto con la gente che applaudiva da corso Pisacane, adesso il matrimonio a Ponza fa tendenza. Così come l'addio al nubilato o al celibato, comitive di amiche o amici che per un fine settimana si danno alla pazza gioia sull’isola. «Da quando sono sindaco – dice Piero Vigorelli – ho celebrato tantissimi matrimoni». L'ultimo ieri sera. Arrivano dal nord Italia, soprattutto in questo periodo, ma anche dall'estero per dichiararsi amore eterno sulla splendida perla dell’arcipelago ponziano. È una nuova possibilità, anche dal punto di vista economico, che sta prendendo sempre più piede da alcuni mesi a questa parte.
Con la Svezia, per esempio, c'è un canale preferenziale. «Abbiamo iniziato quasi per caso – spiega Stefania Boido titolare dell'Immobiliare Turistcasa – e poi abbiamo creato dei pacchetti tutto compreso, dal volo al pranzo di nozze, fino alla permanenza». Svedesi e tedeschi, anche loro numerosi nel registro dei matrimoni, preferiscono il mese di maggio e quello di settembre. È un affare per tutti, dagli alberghi ai ristoranti, fino agli scafi più grandi dove spesso si festeggia con un brindisi in mare. Entrate extra per i ponzesi, soprattutto quando non c'è il pienone estivo. «Chi viene a sposarsi qui da noi è il benvenuto – aggiunge Vigorelli – E se c'è un rinnovato interesse per Ponza è anche grazie alle diverse trasmissioni televisive ai servizi sui quotidiani nei quali l'isola è tornata a essere protagonista».
Se poi viene scelta anche per il fatidico giorno o solo per festeggiare il passaggio dalla libertà a un vincolo, tanto meglio.